Valori fuori scala, rispetto ai valori medi precedentemente osservati, per quanto riguarda la presenza di schiume nel mare Adriatico, lungo la costa croata. È quanto emerge dalla “Campagna 2023 Floating Litter” di Associazione Progetto Mediterranea e ISPRA- Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale – ISPRA per mappare e studiare l’inquinamento da rifiuti galleggianti nel mar Mediterraneo.

Progetto Mediterranea dal 2021 è partner di ISPRA per quanto riguarda la salvaguardia ambientale e la ricerca scientifica. Nel 2023 imbarcazione Mediterranea ha navigato tra maggio e ottobre lungo la costa adriatica dei Balcani, la costa Ionica greca e nel Mediterraneo Centrale fino a Creta. Nel corso della navigazione l’equipaggio di Mediterranea ha realizzato una serie di avvistamenti di rifiuti galleggianti in mare, come previsto dal programma di osservazione e documentazione “Floating Litter” stabilito e verificato con i ricercatori dell’ISPRA – Ministero dell’Ambiente.

Anche nella campagna del 2023, i rifiuti a mare sono stati osservati in tutte le aree percorse, dimostrando ulteriormente la vastità di incidenza del fenomeno del ‘marine litter. L’indagine è stata condotta con transetti omogeneamente distribuiti soprattutto lungo le coste nord e orientale dell’Adriatico e Ionio. Per disposizione e numero di miglia nautiche di campionamento, i dati osservati sono affidabili per densità e composizione del ‘marine litter’. Oltre il 95% dei rifiuti è costituito da materiale plastico, circa la metà del quale è rappresentato da oggetti di piccole dimensioni (2,5-5 cm). In misura marginale compaiono rifiuti in legno di origine antropica, tessili e carta. Predomina la presenza di schiume, maggiormente evidenziate lungo la costa croata. In tale area tre valori eccedono la media dei valori di riferimento per l’ambiente costiero, legati principalmente alla presenza di schiume e di frammenti di polistirolo. Esclusi tali valori, la media della densità generale è in linea con i valori di riferimento. Differenze sono registrate anche fra le densità di rifiuti in Adriatico e Ionio centrale, con valori più elevati in quest’ultimo bacino, sempre escludendo i valori fuori scala delle coste Croate.” dichiarano i ricercatori di ISPRA. “La prosecuzione della collaborazione ISPRA – Progetto Mediterranea anche nel 2023 ha permesso di ottenere dati adeguati dal punto di vista metodologico, estremamente utili per contribuire alla conoscenza del fenomeno dei rifiuti marini costieri anche nelle nuove aree dello Ionio e Adriatico orientale. I risultati confermano l’elevato valore della citizen science nella costruzione di una cultura scientifica, particolarmente importante in ambito marino, dove la vastità e complessità dei fenomeni richiedono un monitoraggio continuo di larga scala per evidenziare i fenomeni in atto e monitorarne le eventuali variazioni nel tempo. Questi dati, uniti a quelli raccolti nelle precedenti due annualità permetteranno di ottenere un quadro d’insieme per caratterizzare il fenomeno dei rifiuti marini lungo gli ambienti costieri del Mediterraneo orientale e Adriatico-Ionio.” conclude ISPRA.

“Ci auguriamo che tutti i velisti, i cittadini del mare, si interessino maggiormente alla protezione dell’ambiente, dedicando una parte delle loro navigazioni, della loro passione per il mare, alla collaborazione con la ricerca scientifica. – dichiara Simone Perotti – Vivere in questa epoca, e vivere il mare soprattutto, significa partecipare, contribuire. Non è più soltanto divertimento. Non possiamo più permettercelo.

Comunicato stampa di Progetto Mediterranea del 20 novembre 2023