La bandiera del Mediterraneo è stata inviata oggi 16 aprile 2021 a 33 Capi di Stato e di Governo della regione mediterranea. Abbiamo scritto, firmato e messo in busta insieme alla bandiera, una lettera/appello indirizzata ai destinatari.

 

 

 

Qui di seguito il nostro Comunicato Stampa, la Lettera integrale e l’elenco dei destinatari.

(AnsaMed) ROMA – Sono partite oggi dalla sede dell’Associazione Progetto Mediterranea 33 buste contenenti ognuna una bandiera del Mediterraneo accompagnata da una lettera/appello. Destinatari: i vertici dei 30 Stati dell’area mediterranea, dalla Georgia al Libano, dalla Francia al Portogallo, dalla Turchia a Israele alla Tunisia e all’Egitto, inclusi i rappresentanti italiani e dell’UE. Mittente: Progetto Mediterranea, iniziativa nata nel 2013 dall’idea dello scrittore Simone Perotti di viaggiare per sette anni a vela per tutto il Mediterraneo tenendo incontri con i massimi rappresentanti della cultura per comprendere, unire e far dialogare le società e le genti del Mediterraneo.

Nel 2020, nonostante l’emergenza sanitaria mondiale, Progetto Mediterranea ha promosso l’iniziativa di una “Bandiera per il Mediterraneo” invitando chiunque a disegnare una bandiera che non c’è, per un Paese che c’è da sempre: il Mediterra

neo, inviandola poi all’associazione. Quasi mille tra bambini, designer, appassionati, artisti della società civile, hanno inviato la loro bandiera, e migliaia di persone sui social (con la media partnership di ANSA, La Stampa e la rivista Bolina) hanno votato la preferita il 30 giugno scorso.

La proposta vincitrice – disegnata da tre studenti universitari siciliani Salvatore Scollo, Husmand Toluian e Guglielmo Persano – è stata così proclamata “Bandiera del Mediterraneo” ed è stata inviata oggi, come annunciato già nei mesi scorsi, a tutti i capi di Stato dell’area mediterranea, accompagnata da una lettera/appello a firma dello scrittore Simone Perotti, ideatore dell’iniziativa promossa da Progetto Mediterranea.

Nella lettera, consegnando la bandiera del Mediterraneo, si fa riferimento alla “macro-area del Mediterraneo (…) un’area con valori di base comuni (…) un comune modello umano, filosofico, valoriale, di relazione, e dunque cooperativo ed economico” “oltre 450 milioni di persone che, unite, costituirebbero un valido interlocutore per l’UE, per l’Africa (…) si invitano i vertici dei paesi costieri a fare tutto il necessario “per costruire un Mediterraneo Unito” (…) fondamenta per pace, sviluppo, rispetto dei diritti umani”.
“Nell’ambito di questo processo” prosegue la lettera “è nata la Bandiera del Mediterraneo (…) Una bandiera che non verrà mai issata in caso di guerra, una bandiera per unire, per vivere, mai per morire. Con orgoglio noi di Progetto Mediterranea la inviamo a Lei, come rappresentante civile e politico di un pezzo di questo nostro mondo. (…) perché Lei e il suo popolo possiate issarla, farla sventolare, sentirla vostra e possa spingere tutti a moltiplicare gli sforzi per costruire l’alternativa mediterranea, unica vera grande e nuova opzione per affrontare le sfide della modernità in nome di un millenario destino comune, popolare e culturale.” La lettera ricorda infine i grandi padri ideali europei (Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni e Ursula Hirschmann) che in confino a Ventotene, nel 1943, seppero pensare, sperare, “e vissero il loro ideale, poi divenuto nostro”. Progetto Mediterranea, nelle parole di Simone Perotti, invita i vertici dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, e l’UE stessa, a essere “promotori di incontri politici per tentare la via dell’Unione e della collaborazione”.

La lettera è stata inviata in 4 lingue: arabo, francese, inglese e italiano. Qui la versione in lingua italiana.

Sig. Presidente,

L’Europa, sebbene ferita dalla crisi e dalla mancanza di coesione e organizzazione comune, ha segnato dalla sua nascita un importante percorso: unire, dialogare, tentare, ridurre drasticamente i conflitti. Di questo, chiunque può e deve essere felice e orgoglioso.

Lo ha fatto, purtroppo, col credo quasi assoluto dell’economia, della finanza, del denaro. MEC, CEE, Euro, non a caso, sono stati i suoi passi di avvicinamento all’Unione Europea. Inevitabili, dunque, i problemi attuali dovuti a culture diverse mai integrate, mancanza di visione coesa, dialogo frammentario o assente, razzismo, mancanza di valori comuni.

La macro-area del Mediterraneo (composta da trenta Paesi, dalla Georgia al Portogallo, della Francia all’Egitto, dalla Romania alla Giordania, dal Libano al Marocco), di contro, nonostante l’impegno alla disgregazione, alla creazione di fratture, perpetrato da sempre, ogni giorno, da parte di interessi energetici, di potere, bellici, rimane un’area con valori di base comuni, dove la gente può e deve ritrovare il senso di un comune modello umano, filosofico, valoriale, di relazione, e dunque cooperativo ed economico.

Il suo Paese, come purtroppo tutti gli altri, non ha fatto né mostra di fare quanto necessario per costruire un Mediterraneo Unito, che costituisce il naturale, obbligato e inevitabile destino sociopolitico per l’area. Oltre 450 milioni di persone che, unite, costituirebbero un valido interlocutore per l’EU, per l’Africa, per tutti, oltre che l’unico sistema di autogoverno capace di fare da fondamenta per pace, sviluppo, rispetto dei diritti umani.

Nell’ambito di queste riflessioni e di questo processo già in atto, è nata la Bandiera del Mediterraneo, simbolo del mondo unito che verrà. Nata da una mia idea, divenuta sfida ideativa, grafica e intellettuale per centinaia di persone, votata da migliaia di utenti della comunicazione, oggi questa bandiera esiste, ed è la prima che il Mediterraneo abbia mai avuto. Una bandiera che non verrà mai issata in caso di guerra, una bandiera per unire, per vivere, mai per morire.

E con orgoglio, come ideatori e curatori dell’intero progetto, noi di Progetto Mediterranea gliela inviamo. La inviamo a Lei, come rappresentante civile e politico di un pezzo di questo nostro mondo. Gliela mandiamo noi come rappresentanti civili, a nostra volta, e come cittadini del Mediterraneo. Perché questa bandiera Lei e il suo popolo possiate issarla, farla sventolare, sentirla vostra come noi la sentiamo nostra, e possa spingere lei e tutti i leader dell’area a moltiplicare gli sforzi per costruire l’alternativa mediterranea, unica vera grande e nuova opzione per affrontare le sfide della modernità in nome di un comune destino popolare e culturale millenario.

Quando i grandi padri ideali europei Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni e Ursula Hirschmann, a Ventotene, nel 1943, scrissero il primo documento sulla futura federazione europea, l’Europa bruciava sotto le bombe. Ma non di meno pensarono, sperarono, e vissero il loro ideale, poi divenuto nostro.

Se ne ricordi, e lo ricordi a tutti i suoi interlocutori, quando il pessimismo le verrà alla mente o quando riceverà i dubbi che certamente le rappresenteranno. Non lasci che la dimenticanza, l’ignoranza o la ristrettezza di visione intralcino il cammino della Storia.

Sia invece promotore di questo processo! Convochi i suoi migliori pensatori, promuova incontri politici per studiare, organizzare, tentare la via dell’Unione e della collaborazione.

Sia ambizioso, sfidi i suoi colleghi Capi di Stato a un dialogo che a volte pare impossibile, o sempre interessato, e invece è lì, può essere intrapreso, e può avere conseguenze straordinarie sulla vita di milioni di persone! Abbia l’ambizione di dare un contributo essenziale sulla via della pace e della giustizia, e così facendo leghi dunque per sempre il suo nome alla Storia.

Il Mediterraneo si unirà, certamente. Non c’è alcun dubbio su questo. Potrà farlo prima, con facilità, o dopo, con enormi fatiche. Ma il Mediterraneo tornerà faro e centro della politica e della cultura, del diritto e dello studio, dell’innovazione e dei valori, della libertà e della crescita. Dipende solo se col suo e nostro contributo, oppure poco dopo, col contributo di altri.

Riceva dunque con onore la Bandiera del Mediterraneo, espressione di un’urgenza nata dalla Storia e dalle persone.

La valorizzi, ne ordini l’issata. Inserisca nella sua agenda politica ogni azione utile a celebrarla, darle atto. Rispetti la festività internazionale del 30 Giugno, data della sua nascita, come la “Festa della Bandiera del Mediterraneo”.

Il mondo mediterraneo, ancora diviso, sofferente, disorientato, ma ancora ambizioso, intelligente e colmo di speranza, attende la sua opera.

Grazie.

Simone Perotti

Cittadino del Mediterraneo

A nome di Progetto Mediterranea

In nome e per conto dei cittadini del Mediterraneo

Elenco dei destinatari della bandiera del Mediterraneo e della lettera/appello a firma di Simone Perotti a nome e per conto di Associazione Progetto Mediterranea e dei cittadini del Mediterraneo in data 16 aprile 2021

  1. Presidente della Repubblica d’Albania Ilir Meta
  2. Presidente della Repubblica Democratica Popolare Algerina Abdelmadjid Tebboune
  3. Presidenza di Bosnia-Erzegovina Sefik Dzaferovic, Zeljkp Komsic e Milorad Dodik
  4. Presidente della Repubblica di Bulgaria Rumen Radev
  5. Presidente della Repubblica di Cipro Nikos Anastasiadis
  6. Presidente della Repubblica di Croazia Zoran Milanovic
  7. Presidente della Repubblica Araba d’Egitto Abdel Fattah al-Sisi
  8. Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron
  9. Regno di Giordania Re Abd Allah II
  10. Presidente della Repubblica di Georgia Salomè Zurabichvili
  11. Presidente della Repubblica Ellenica Katerina Sakellaropoulou
  12. Primo Ministro d’Israele Benjamin Netanyahu
  13. Presidente della Repubblica Libanese Michel Aoun
  14. Presidente del Consiglio Presidenziale della Libia Al Menfi
  15. Presidente della Repubblica di Malta George William Vella
  16. Regno del Marocco Re Muhammad VI
  17. Principato di Monaco Principe Alberto II
  18. Presidente della Repubblica Portoghese Marcelo Rebelo de Sousa
  19. Presidente della Repubblica di Romania Klaus Iohannis
  20. Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin
  21. Città del Vaticano Papa Francesco
  22. Presidente della Slovenia Borut Pahor
  23. Primo Ministro del Regno di Spagna Pedro Sanchez
  24. Presidente della Repubblica Tunisina Kaïs Saïed
  25. Presidente della Repubblica di Turchia Recep Tayyip Erdogan
  26. Presidente della Repubblica Ucraina Volodymyr Zelens’kyj
  27. Presidente della Repubblica del Montenegro Milo Dukanovic
  28. Presidente dello Stato di Palestina Mahmoud Abbas
  29. Governatore di Gibilterra Sir David Steel
  30. Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella
  31. Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen
  32. Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli
  33. Presidente del Consiglio d’Europa Charles Michel