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( di Simone Perotti)

Marettimo. Altri due giorni senza segnale (Vodafone dove sei?). Ieri nulla per tutto il giorno, ma musica, parole, silenzi. Tutto spazzolato dal nord fresco e secco. La sera avevo il corpo pieno di germogli. Mi stupisce sempre qualcosa, che venga improvvisamente dalle persone o dal mare. Chissà perché fanno così.

Ho fatto due conti. Da Lisbona a qui abbiamo navigato per il 70% a vela. Mai così tanto per circa 2300 miglia. E con venti non sempre favorevoli. Anche se quelli hanno coinciso deviazioni assai positive.
Qualche avaria, com’è normale. Le barche ne hanno sempre una. L’altro giorno parlavo con l’armatore di una barca che aveva un anno di vita, era disperato per i guasti. L’ho rassicurato e consolato: ‘tranquillo, sarà sempre così’. Mi ha guardato in tralice. 
Il mito del funzionamento perfetto attanaglia i maniaci e gli esseri profondamente terrestri. Cioè quelli che si struggono per un guasto alla barca ma non per quelli del cuore e della mente. Io tendo a fare l’opposto, come tutti gli uomini di mare.

L’altro ieri splendide chiacchiere con Lucio Bellomo che vi consiglio di seguire. Il ragazzo ha idee, e che lo sappia o no è uno di quegli inspiring people di cui abbiamo bisogno. Carriera universitaria in Francia, poi basta, per un progetto che si chiama “33 Isole“. Sta raccogliendo denaro, aiutatelo se potete. Merita.

Oggi di nuovo in movimento. Cala Rotonda, Favignana. Sempre che si trovi posto. Le persone tendono ad andare poco in vacanza, ma tutte sempre nello stesso momento. Chissà perché. Che poi tendano a spiegarti questa aberrazione come ovvia, inevitabile e immutabile, lo trovo ancora più bizzarro. Mah.