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Questo è un porto!” Mi ha risposto così il Presidente del Circolo Nautico Sambenedettese quando l’ho ringraziato dell’aiuto. Poco prima l’aveva fatto anche il Presidente della Lega Navale Sandro Nulli, che insieme a Gigi Anelli è il motivo per cui siamo qui. “Venite qui per l’inverno!” mi avevano risposto mesi fa, come fosse la cosa più ovvia del mondo, quando li ho chiamati perché non sapevamo dove portare Mediterranea per l’inverno. “E’ naturale che vi accogliamo!” Grazie, amici. Grazie Lega Navale. Questo è un porto…

Mediterranea si sente ospite della città intera di San Benedetto, della Capitaneria di porto, della Lega Navale, del Circolo Nautico, della tanta gente che ci ha sorriso vedendoci arrivare, che è venuta a fare un suo privato pellegrinaggio per vedere la barca, per salutarci. E’ ospite di un porto che ha tradizioni marinare vere, gente che sul mare ha sudato, sputato sangue, da sempre. E’ ospite della gelataia bio che ci invita ad assaggiare i suoi gelati, del benzinaio che si interessa se abbiamo bisogno di qualcosa, di Marco che lavora al cantiere navale e ci ha detto che si informerà di quello che ci serve, o dell’archeologo grillino che viene a salutarci e ci offre il suo aiuto se abbiamo bisogno. E’ ospite di un bel pezzo d’Italia che sembra al riparo dal pessimismo, dalla malora, dal nervosismo, dal caos. Ognuno di noi, la prima sera, si è chiesto cosa sarebbe accaduto se fossimo tornati a La Spezia, a Napoli, nei nostri porti d’origine. Ci avrebbero accolti allo stesso modo? Speriamo… Chissà…

“Questo è un porto! Qualche tempo fa un canadese ha avuto un’avaria. Lo abbiamo portato qui, gli abbiamo dato aiuto. E’ normale che sia così!”. Nell’Italia dei posti in transito che non vengono resi disponibili, e addirittura a volte fatti pagare, nel Paese in cui ti negano l’accesso in porto anche in caso di meteo avversa, nello stivale in cui formalità e burocrazie sembrano più importanti della sostanza vera, il mare… c’è ancora San Benedetto del Tronto, dove un porto è ancora un porto, e chi ci sta dentro si sente parte di un mondo ancora vivo.

E allora abbiamo deciso che, se la cittadina marchigiana lo vorrà,  Mediterranea porterà in giro per cinque anni i colori di San Benedetto, perché è giusto che sia così. Nessuno di noi è di qui, ma il mare non è di chi ci abita, ma di chi lo vive. E’ di chi arriva in una città e si sente subito di lì, come fosse casa sua. Un marinaio non è di dove è nato, ma dove fa scalo. Da San Benedetto partirà il grande viaggio di Mediterranea, e ci sembra proprio una gran bella cosa. Dopo questo inverno di lavori avremo un mucchio di amici qui, gente vera, che potrà dire “li ho accolti” mentre ci dirà “arrivederci!”.

Mediterraneo è anche questo: i grazie che non sapevi di dover dire. Grazie San Benedetto del Tronto. Gente da Mediterranea, gente di mare.