San Benedetto del Tronto 42° 57.274 N – 13° 53.163 E, 4 dicembre 2013 ore 12.30

Mediterranea ora è qui, ferma sull’invaso, in cantiere, per affrontare un altro viaggio, un viaggio diverso,  questa volta non per mare ma a terra … per curarsi le ferite.

00 MedLavoriUna volta messa in secca, l’abbiamo controllata come si deve, le abbiamo fatto un’ecografia minuziosa centimetro per centimetro con un esperto che lavora per le barche dell’America’s Cup, per capire bene tutto. Volevamo sapere fin nel dettaglio quanto era stata ferita, al di là di quello che vedevamo a occhio nudo. E purtroppo le notizie non sono state le migliori. Poteva venire fuori qualcosa di peggio, è vero, ma speravamo qualcosa di meglio. Fatto sta… Mediterranea, la sua murata di dritta, ha parecchie delaminazioni purtroppo. Le abbiamo segnate sullo scafo a matita, come fossero i cerchi intorno ai bossoli rimasti sul selciato dopo un’esecuzione. Vederla così, con tutti quei segni, alla fine dell’esame… ci ha fatto molta impressione…

 Ma si deve procedere. I soldi sono un problema, ma i tempi ci sono. Il nostro programma non dovrebbe cambiare, meno male che avevamo previsto un calendario largo, con dei fuori timing per le varie ed eventuali. Alla faccia delle eventuali…

Quel che è cambiato, naturalmente, è il preventivo, che ora è il doppio di quello che pensavamo sul momento. Ahi, ahi… Se non ci fossero state le centinaia di voi che ci hanno aiutato (siamo arrivati a 26.000 €!) ora saremmo davvero nei guai. Abbiamo certamente un problema, ancora, ma le donazioni stanno continuando, e noi troveremo una soluzione per i soldi che mancano e quelli che servono per partire. Il problema infatti non è solo e tanto quello delle riparazioni. Noi avevamo lavorato mettendo da i soldi per essere autonomi almeno un anno e mezzo, in attesa di eventuali sponsor o altro. Ora va tutto riformulato, minori denari, minori certezze. Ma andremo avanti. Il tunnel è lungo, ancora, ma la luce si inizia a vedere.

La cosa più rassicurante di queste ultime due settimane è venuta fuori durante l’ecografia. Il tecnico non la finiva di stupirsi, di esclamare: “Ma questa non è una barca è una corazzata!” “Mai vista una barca così. Che barche che facevano i francesi del CNSO negli anni ’80!”. Insomma, noi lo sapevamo, l’abbiamo presa al volo proprio per questo, ma sentirselo dire da un super esperto mentre le fa gli ultrasuoni… rincuora.

Anche per questo, anche perché Mediterranea lo merita, perché è una signora che porta da Dio i suoi oltre trentacinque anni… i lavori saranno fatti a regola d’arte, per farla tornare com’era, anzi meglio di com’era, ne uscirà ancora più forte e resistente. Dobbiamo andare lontano, affrontare un grande viaggio, in zone dove anche trovare un bozzello vorrà dire farselo spedire dall’Italia. Meglio arrivarci preparati.

Insomma, Mediterranea è in viaggio. E noi con lei.

E voi con noi.