Ponte Eubea

 

 

 

“Là dove Euripo ribolle di gorghi e l’impetuoso soffiare dei venti l’oscuro mare sconquassa, là dove il glorioso golfo di Aulide si apre, là mio padre, per la causa d’Elena, credette di immolarmi ad Artemide.” da Ifigenia in Tauride – Euripide

L’Eubea è una delle isole più importanti della Grecia, seconda per dimensioni soltanto a Creta, ed è separata dalla regione della Beozia, da uno stretto canale denominato Euripo o Euripe, lungo 8 chilometri e profondo circa circa 8 metri.

Là dove le coste di Eubea e Beozia quasi si toccano, lo stretto raggiunge una larghezza di appena 28 metri. Tale vicinanza così prossima al continente, rende l’Eubea più una penisola che un’isola vera e propria, tanto che si è facilmente portarti a confondersi.

All’altezza di Kalkis (Calcide) lo stretto dell’Euripo è attraversato da un ponte mobile lungo 40 metri ed è qui che si verifica uno strano fenomeno che rende questi luoghi magici e misteriosi: la corrente marina, che fortissima attraversa la strozzatura del canale, non ha una direzione lineare, ma si inverte più volte nel corso della giornata, da nord a sud e viceversa. Talvolta fino a sette volte al giorno. Secondo alcuni studi, tra i quali addirittura quelli di Aristotele, questo accade perché il mare, arrivando dal Mediterraneo orientale, davanti all’Eubea si divide in due bracci: uno meridionale che entra direttamente nel canale e uno che prende a decorrere lungo la costa orientale ed entra nel canale dall’ingresso settentrionale. Questo lungo giro intorno al perimetro dell’isola comporta un ritardo della corrente di circa un’ora e un quarto rispetto al braccio meridionale, causando un dislivello sia nella pressione dell’acqua, sia nell’altezza dei due bracci di mare, tanto che  in corrispondenza del ponte mobile è possibile apprezzare una discreta pendenza, a volte anche di 40 centimetri.

Mediterranea è arrivata a Kalkis lunedì 6 ottobre 2014. “Arrivavamo da Maratona – dicono i comandanti di Mediterranea – dove avevamo ormeggiato in rada per la notte e, dopo una breve sosta tra le 11.00 e le 12.00 ad Agios Dimitrios per il pranzo e per godere un po’ del bel sole che nel frattempo era comparso, siamo giunti davanti a Kalkis alle 18.00. Abbiamo chiamato via radio sul canale 12, per avere informazioni precise sul passaggio, che sapevamo sarebbe avvenuto di notte. Sorprendentemente ci è stato detto che il ponte mobile era chiuso da 5 giorni per lavori di manutenzione e che tale chiusura si sarebbe protratta per i prossimi 3 mesi (almeno fino a metà gennaio 2015 n.d.r.). Siamo rimasti basiti, perché l’Autorità portuale di Atene a Marina Zea, che avevamo consultato 36 ore prima, alla partenza dal Pireo, non ci aveva trasmesso alcuna informazione al riguardo. Non abbiamo potuto fare altro che ripianificare la rotta, decidendo di tornare indietro e di circumnavigare l’isola di Eubea, diretti a Kimi. La meteo diceva che dovevamo affrettarci. Abbiamo navigato l’intera notte per raggiungere la costa orientale dell’Eubea all’alba di martedì e poi, sempre per mantenerci in anticipo sulla perturbazione prevista per il giorno successivo, abbiamo proseguito su Skiathos. Trentasei ore di navigazione, senza mai fermarci. 160 miglia.

Il ponte mobile sull’Euripe è quindi chiuso dal 1°ottobre 2014. Si tratta di un ponte a bracci retraibili ed il passaggio è rigidamente regolato. Normalmente avviene di notte, tra la mezzanotte e le 2 del mattino, periodo nel quale la corrente rallenta sensibilmente. “Quando si arriva nei pressi di Kalkis, in attesa di passare il ponte, si aspetta in rada o si ormeggia alla banchina. Si contatta quindi l’Autorità portuale per prenotare il passaggio e pagare il pedaggio, che è di circa 20€. Il ponte resta aperto soltanto per 15 minuti, e le imbarcazioni transitano una alla volta, in un senso e poi nell’altro guidate da una navetta. Transitano prima le barche con prua a sud, poi quelle in direzione nord. La corrente è fortissima e varia da un minimo di 2 kn ad un massimo di 9kn (nell’immagine di copertina si distinguono molto bene i mulinelli e piccoli vortici sulla superficie d’acqua n.d.r.).  Una volta prenotato il passaggio si attende la chiamata sul canale 12 da parte dell’Autorità portuale. Il ponte non apre per una sola imbarcazione; quindi, se si è soli nel canale, bisogna aspettare che arrivi almeno un’altra barca per avere la certezza di poter essere autorizzati a passare.”

E bisogna augurarsi di non ritrovarsi in compagnia delle 53 triremi ateniesi che bloccarono il passaggio nello stretto durante la battaglia delle Termopili nel 480 a.C.!