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Grecia, Zante – Spiaggia del Navagio (10 giu 2013)

A Zante
O bella isola, che dal più bel fiore
prendi il tuo nome, fra tutti il più gentile!
Quante memorie di raggianti ore
da te si ridestano al tuo solo apparire!
E parvenze di quale perduta felicità!
E pensieri di quali speranze sepolte!
E visioni di una fanciulla, sui tuoi verdi
pendii, che non è più, che non è più!
Non più! Ahimè, quel magico e triste suono
che tutto trasmuta! Non più loderò i tuoi incanti,
non più il ricordo di te! Un esecrato suolo
d’ora in avanti riterrò il tuo lido fiorito,
o isola giacintea! O purpurea Zante!
                                                                                 Isola d’oro! Fior di Levante!

                                                                                   (E.A. Poe)

Il giacinto è tra i fiori più cari a Poe e la fanciulla ricordata è probabilmente Elmira, suo primo amore, ritrovato, poi, pochi anni prima della sua morte.

Lo scrittore e poeta americano potrebbe aver preso spunto dalla più famosa “A Zacinto” di Ugo Foscolo ma molto più probabilmente gli spunti provengono invece da “L’itineraire de Paris a Jerusalem” di Chateaubriand in cui l’isola viene definita “Isola d’oro, fior di levante”.

Zante (o anche Zacinto dal suo nome greco Zakyntos) fu nominata per la prima volta da Omero nell’Iliade e nell’Odissea affermando anche che l’isola fu colonizzata da Zakynthos figlio di Dardano, re di Troia, che le diede il nome. Fu sempre Omero il primo a chiamare Zante “Fior di Levante”. Il clima mediterraneo, mite e temperato con piogge primaverili dona infatti un’intensa vegetazione all’isola che la rendono sempre verde e sempre in fiore.

Zante ha dato i natali al poeta Ugo Foscolo che le dedicò il sonetto “A Zacinto” e a Dionysios Solomos il maggior poeta in lingua greca moderna, sostenitore dell’indipendenza greca e autore dell’attuale inno nazionale.

Quando Venezia era repubblica marinara e città dominante nel mediterraneo, la rosa dei venti fu posizionata, simbolicamente, su Zante e non più su Malta come pensato dai romani. La tramontana, il vento tra i monti, diventa quindi quello proveniente dai monti dell’Albania mentre il maestrale, dalla via maestra, diventa il vento che segue la strada che porta a Venezia e non più a Roma.

Mediterranea è stata a Zante il 10 giugno 2013 ormeggiata nella baia del relitto, una delle più suggestive delle isole ioniche grazie alla sua acqua blu cobalto e alla spiaggia di sabbia bianchissima ma soprattutto per la presenza del relitto arenato nella sua spiaggia che fa di questo posto un luogo da film.

La motonave Panagiotis era una nave cargo battente bandiera greca, varata nel 1937 in Scozia e utilizzata negli ultimi anni di attività per contrabbando di sigarette. Salpata dalla Turchia e diretta in Italia con un carico di sigarette destinate alla vendita sul mercato nero, seguita dalla guardia costiera greca e navigando in condizioni meteo avverse, il 1 ottobre del 1980 si nascose e riparò nella baia di Agios Georgiou Sta Gremma a Zante dove si incagliò su di un basso fondale e fu abbandonata dall’equipaggio in fuga. In breve tempo la risacca creata dal relitto, accumulando materiale sabbioso, ha creato una spiaggia bianchissima; da allora l’insenatura è diventata un’attrazione turistica. Gli abitanti dell’isola saccheggiarono le stive della nave recuperando sigarette ma anche bottiglie di whisky. Per i quattro anni successivi a Zante furono vendute sigarette di contrabbando.

Da quel momento la baia è nota come la spiaggia del Navagio che in greco significa appunto naufragio.